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Postille alla traduzione del Theatrum Philosophicum
By admin | Aprile 26, 2008
Cari partecipanti al seminario. Capisco il vostro malcontento. Molti
di voi mi dicevano: perché cominciare con un testo così ostico come
Theatrum philosophicum? Io il testo l'ho letto in francese e anni dopo
l'ho riletto in spagnolo e non mi sembrava così ostico. Ora ho letto
la versione italiana che Enrico era riuscito a trovare sulla vecchia
edizione di Differenza e ripetizione. E' illeggibile! Oltre tutto è
censurata! Mancano almeno 7-8 pagine, e non ho per ora indagato molto.
Questo ci farebbe già pensare a una ricerca: come mai ciò? Dipende
dalla ricezione povera di Deleuze avvenuta in Italia? Dipende dal
fatto che si voleva far dire a Foucault “questo secolo sarà forse
deleuziano” estrapolandolo dal contesto, per far apparire questa una
critica (magari mascherata o ironica) a Deleuze da parte di Foucault?
Ho visitato molti siti di filosofia italiani nel web, e alcuni pare
ci
tengano a sostenere questa posizione. Perché? A qualcuno di voi
potrebbe interessare fare una ricerca sulla ricezione italiana del
pensiero di Deleuze e Foucault? Vi riporto, da me tradotte le parole
di Foucault sul “secolo deleuziano”:
“E' necessario che parli di due libri che considero grandi tra i
grandi: Differenza e ripetizione e Logica del senso. Tanto grandi che
senza dubbio è difficile parlare di essi, e così lo hanno fatto molto
pochi. Credo che questa opera girerà per molto tempo sulle nostre
teste, in risonanza enigmatica con quella di Klossowski, altro segno
maggiore ed eccessivo. Ma forse un giorno il secolo sarà deleuziano”
Questo il vero inizio di Theatrum philosophicum. Non mancano solo
queste righe all'edizione italiana, questo non lo potremo approfondire
nel seminario, ma darei volentieri un tesi di specialistica o di
dottorato su ciò…
Pietro
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